Giovani italiani a Bruxelles

Spesso quello che all’inizio sembra un salto nel buio si rivela poi una scelta di vita importante.

Spesso chi sceglie di partire pensa di non aver nulla da perdere e poi scopre di avere moltissimo da dare.

Una scelta forte, a volte obbligata, una grande scoperta, un’opportunità, una necessità.

Questo è ciò che vivono i giovani italiani che, per i motivi più diversi, scelgono di fare un’esperienza lavorativa al di fuori del proprio paese di origine.

Attraverso la raccolta di alcune testimonianze di giovani italiani all’estero, le volontarie di servizio civile presso il Patronato Acli Belgio, nell’ambito del progetto “L’Europa siamo noi”, hanno realizzato una serie di video-interviste inerenti la mobilità e la cittadinanza europea. Tale iniziativa rientra all’interno del progetto sperimentale di servizio civile europeo IVO4ALL (International Volunteering Opportunities for All).

Sono storie diverse ma che raccontano a pieno la nostra generazione.

La prima che pubblichiamo è la storia di Claudia, stagista presso il Parlamento Europeo a Bruxelles che ha scelto di condividere il significato della sua esperienza di mobilità all’estero.

Trovare il coraggio di partire e godersi il viaggio per prenderne il meglio” – così Claudia Resmini si racconta in questa prima testimonianza.

C’è poi Flaviano D’Erasmo che arriva da Gioia del Colle (BA) e offre alcuni consigli utili per affrontare un’esperienza di vita in Belgio.

Marta Vigneri intervistata dice: “Bruxelles è una città accogliente, dove tutti sono a casa e nessuno è straniero”. Ascoltiamo con lei gli aspetti positivi e negativi della sua esperienza.

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